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Open Access


La monografia ad accesso aperto e gli sviluppi dell'Open Access
Andrea Capaccioni

 

La monografia ad accesso aperto (Open Access book, OAB) è un prodotto della ricerca che negli ultimi anni si è conquistato uno spazio nell'editoria scientifica e nell'Open Access (OA). In entrambi gli ambiti si è passati da un'iniziale diffidenza (per motivi diversi) a un crescente interesse. Il presente contributo prende in esame i più recenti sviluppi riguardanti le monografie ad accesso aperto (volumi pubblicati, numero degli editori, istituzioni e associazioni coinvolte) e propone una lettura del fenomeno OAB all'interno di una più generale evoluzione dell'OA.

 

Articolo pubblicato in JLIS, 10(2019) n. 2


Strumenti e metodi di innovazione nel panorama dell’open science: l’open peer review
Maria Cassella

 

L’articolo si propone di offrire una prima riflessione sulle pratiche della revisione paritaria aperta, ovvero l’open peer review (OPR), un termine cappello che racchiude diverse modalità alternative di revisione ‘aperta’ tra pari, la cui diffusione nella comunicazione scientifica, favorita dalla tecnologia e dalla scienza aperta, richiede un cambio di paradigma. L’OPR migliora il processo di revisione rendendolo più aperto e trasparente, inoltre contribuisce a superare i limiti della revisione anonima. Nel presente contributo l’autrice riflette anche sul tema della qualità dell’OPR, al fine di capire se quest’ultimo abbia una valenza qualitativa superiore alle forme di revisioni anonime. Grazie alla revisione partitaria aperta, la peer review riacquista il valore di servizio per le comunità di ricerca, esaltando in tal modo il dialogo tra scienziati all’interno della stessa disciplina e tra discipline diverse. 

 

Articolo pubblicato in AIB studi, 58(2018) n. 1


La filosofia open: paradigma del servizio contemporaneo
Mauro Guerrini

 

The articles narrates the mock trial to Open Access held during the “Convegno delle Stelline”, the annual meeting dedicated to library and librarians held the 18 of March 2016 in Milano. There are three involved parties: the first party has carried out the preliminary investigations, the second party represents the Prosecutor (we call him/her: “Witness to the Prosecutor”) and the third party is the Defence (we call him/her “Witness to the Defence”). The goal of this mock trial is to shed light on Open Access, trying to overcome myths and bring facts to the debate. 

 

Articolo pubblicato in Biblioteche oggi, 35(2017) n. 3


L’open access a processo
Angelo Ventriglia

 

The articles narrates the mock trial to Open Access held during the “Convegno delle Stelline”, the annual meeting dedicated to library and librarians held the 18 of March 2016 in Milano. There are three involved parties: the first party has carried out the preliminary investigations, the second party represents the Prosecutor (we call him/her: “Witness to the Prosecutor”) and the third party is the Defence (we call him/her “Witness to the Defence”). The goal of this mock trial is to shed light on Open Access, trying to overcome myths and bring facts to the debate.

 

Articolo pubblicato in Biblioteche oggi, 34(2016) n. 4


Case editrici e Open Access
Nicola Cavalli

 

To continue the discussion started during the “mock trial” to Open Access, hosted during the Stelline Conference, we asked some questions to Emily Poznanski (De Gruyter) and Nick Barber (Springer Nature) about open access publications, the impact of the movement on the sustainability of publishing sector nowadays and its possible future developments.

 

Articolo pubblicato in Biblioteche oggi, 34(2016) n. 4


A metà del guado. L'Open Access tra passato, presente e futuro
Maria Cassella

 

A più di dieci anni dalla pubblicazione della Budapest Open Access Initiative (BOAI), l’Open Access (OA) è, ormai, un movimento di idee e di principi maturo. Nonostante i successi ottenuti, restano alcuni nodi da sciogliere. Riguardo alla “via verde” spiccano pochi repository di successo e resta basso il livello di interoperabilità. Inoltre si fa sentire la concorrenza di piattaforme come Academia.edu che aggregano l’interesse delle comunità di ricerca. Riguardo alla “via aurea” l’attenzione degli stakeholders si sta concentrando sui costi di gestione delle Article Processing Charges e sulla qualità offerta dalle riviste OA. Il panorama dell’editoria OA, infatti, era, e resta, molto difforme. Gli autori devono essere educati nella selezione di quelle riviste OA che offrono una garanzia di qualità e di affidabilità. Gli editori OA devono difendere la qualità di ciò che viene pubblicato adottando una peer review rigorosa e comunicando in modo chiaro e trasparente la propria policy sull’OA. 

 

Articolo pubblicato in Biblioteche oggi Trends, 1(2015) n. 1


Accesso aperto 2012: la vie en rose
Antonella De Robbio

 

Il 2011 è stato un anno “rosa” per l’Open Access a livello internazionale, con dati di crescita più che confortanti: la via verde e la via d’oro si sono costellate di grandi successi. L’OA, grazie alla sua pervasività sociale, si sta muovendo verso economie alternative e si sta creando nuovi percorsi e nuovi spazi dentro l’ambiente sociale. Sempre più usato nel mondo per scopi di supporto e aiuto umanitario, sta coinvolgendo persone e culture entro social media e social network, agendo come un vero e proprio catalizzatore informativo. Le ramificazioni dell’OA stanno avendo ad oggi grande impatto nell’evoluzione di altri movimenti “open”: dall’OpenData alle comunità e-Science, dalle Open Education Resources (OER) ai modelli di pedagogia aperta, nel quadro dell’affascinante mondo dei cosiddetti Massively Open Online Courses (MOOC), i corsi universitari online a libero accesso e rivolti alle masse. Tuttavia permangono alcune criticità, retaggio di meccanismi insiti nei processi di comunicazione scientifica, in primis l’individuazione e la sostenibilità di modelli economici per l’editoria scientifica, la gestione corretta dei diritti e la conseguente allocazione dei profitti entro la catena di valore. Le implicazioni nelle scelte politiche entro i programmi di ricerca della Commissione Europea e i progetti dell’Agenda digitale e dell’Unione dell’Innovazione saranno determinanti nel promuovere l'accesso aperto nel senso di open innovation, e nella risoluzione dei nodi critici.

 

Articolo pubblicato in AIB studi, 52(2012) n. 1


Riviste open access in Italia: stato dell’arte
Ilaria Fava

 

Questo contributo ha l’obiettivo di illustrare lo stato dell’arte delle riviste italiane ad accesso aperto. Dopo una breve panoramica sulla storia del movimento per l’open access in Italia, viene analizzata la presenza delle riviste italiane nei repertori internazionali dedicati, e il tipo di editori che le pubblicano. Viene infine esaminata la presenza di riviste ad accesso aperto nella lista di riviste di fascia A utilizzata per la VQR 2004-2010.

 

Articolo pubblicato in AIB studi, 55(2015) n. 3


La monografia scientifica e le sfide dell'accesso aperto
Andrea Capaccioni

 

La monografia riveste ancora un ruolo importante all'interno del mondo accademico, anche se da tempo risente di una crisi legata alle profonde trasformazioni che hanno investito la comunicazione scientifica. Per fronteggiare questo problema il mondo dell'editoria ha preso in considerazione diverse soluzioni, tra cui quelle offerte dal modello Open Access (anche se il movimento OA ha inizialmente mostrato poco interesse nei confronti delle monografie, preferendo concentrarsi sugli articoli di rivista). D'altra parte, negli ultimi anni il ruolo degli editori accademici all'interno del movimento OA è cambiato, e oggi non sono più considerati come degli antagonisti. L'autore mostra come gli Open Access book non siano nati in contesto accademico, ma in ambito editoriale, e nella parte finale dell'articolo fornisce un ampio resoconto dei più recenti sviluppi nel settore delle monografie scientifiche ad accesso aperto.

 

Articolo pubblicato in AIB studi, 54(2014) n. 2/3